Le 5 bugie sul Fetish/Bdsm
1. Si può guarire
Senza valutarne la buonafede, quanti offrono cure miracolose per la vita sessuale in genere portano più danno che beneficio. Per quanto tali professionisti possano avere buone intenzioni, entrando nel campo dei tabù sessuali, sono spesso disinformati alla pari del grande pubblico. I tentativi di cura proposti non sono basati su metodi provati e veri. Soltanto un numero ridottissimo di corsi di laurea o post-laurea offrono percorsi di studio articolati e completi sulla sessualità umana. Inoltre, le opportunità di fare pratica su questi temi è limitata. Non esiste peraltro nessuna prova scientifica che le persone possano essere curate con successo da questi desideri inusuali. In realtà, il ricorso a “cure” è regolarmente fallito, ed i clienti sono rimasti emozionalmente devastati quando il risultato promesso non è arrivato. Nel migliore dei casi i clienti possono solo imparare a reprimere o sublimare i propri desideri. Ma imparare a reprimere i propri desideri non cura dai desideri stessi. Anzi, reprimerli in genere crea una serie di problemi completamente nuovi. I pochi professionisti illuminati non offrono cure per desideri sessuali fuori dal comune. Essi lavorano invece con i loro clienti per aiutarli a trovare modalità di convivenza con tali desideri, che siano moralmente accettabili ed emozionalmente positivi
2. Le perversioni sono provocate da traumi subiti durante l’infanzia
Nonostante i progressi della scienza medica in campi come la genetica, ci sono stati ben pochi progressi nella ricerca sulla sessualità. Non sappiamo ancora spiegare come e perché nascono le perversioni sessuali. Finora non c’è stata nessuna prova organica o genetica per spiegare il feticismo ed il sadomasochismo. Né c’è alcuna prova che siano cause certe la crescita o l’esperienza. La teoria più comune è che sia una combinazione di predisposizione genetica e di esperienza di vita a formare la nostra identità sessuale. Questo non esclude la possibilità che un giorno la scienza trovi una causa genetica o una predisposizione in alcune persone ad essere diverse; o che possa approfondire la correlazione fra le esperienze dell’infanzia e l’orientamento sessuale. Ma al momento queste prove non esistono ed attribuire le perversioni ad una causa o all’altra è perlomeno fuorviante.
3. Gli amanti dell’Sm hanno problemi psicologici
Si e no. Non c’è prova che le persone con gusti e desideri sessuali inusuali siano meno portate di altre alla convivenza sociale. Le eccezioni sono quelle persone con atteggiamenti estremi (ad esempio un masochista che si infligge ferite gravi o pericolose; un feticista del piede che ruba le scarpe per soddisfare la sua pulsione) e che risultano troppo “disturbati” per praticare le regole del sano, sicuro e consensuale SM. Gli amanti del sadomasochismo, come gruppo nel suo insieme, non risultano statisticamente né più né meno soggetti a turbe psicologiche rispetto all’insieme delle persone che praticano sesso normale. Non è un segreto comunque che le persone amanti di questa sessualità diversa si rivolgono più di frequente ad un’aiuto esterno perché sono confuse riguardo alle proprie pulsioni o non sono sempre capaci di mantenere un rapporto che non contempli sesso diverso. Questa “deriva clinica” rafforza la percezione delle persone diverse come persone che in genere hanno problemi di relazione.
4. Gli amanti dell’Sm non possono instaurare buone relazioni
Come detto prima le persone diverse spesso cercano il supporto esterno, in particolare quando hanno problemi con il partner riguardo ai propri desideri sessuali. Ma questa è una situazione comune: sono il sesso ed i problemi della coppia che spingono molte persone ad andare in terapia. La grossa differenza è che quando si incrina una relazione normale, le persone accettano il fatto come un problema comune della vita contemporanea. Quando invece ad essere in crisi è una relazione diversa, le persone pensano automaticamente che quello con desideri sessuali diversi sia il colpevole del fallimento. La verità è che quando una relazione fallisce per la diversità di uno dei due, il partner diverso ha solo una parte della responsabilità: la rimanente è dell’altro partner che non vuole o non sa esplorare i diversi desideri sessuali del compagno. È un problema di compatibilità. In altre parole le persone diverse sono pessimi compagni solo per chi non può accettare la loro diversità. Quanti invece condividono le proprie emozioni ed i propri desideri sessuali sono capaci come chiunque altro di creare una relazione amorevole e durevole.
5. Gli amanti dell’Sm non sono eccitati dal sesso tradizionale
Anche se siamo portati a pensare agli amanti dell’Sm come ad individui vestiti di pelle frequentatori di club segreti oppure a dominatrici armate di frusta, come se ne vedono a volte nei talk-show televisivi, la gran parte di queste persone sono equilibrate, di estrazione borghese, spesso sposate, spesso con figli, persone con desideri che non hanno svelato neanche al loro partner. Nonostante la loro voglia di esplorare la loro vera identità sessuale, per un insieme di motivi personali, essi restano con il loro partner normale e praticano (anche per decenni) una vita sessuale molto ordinaria e soddisfacente. Ci sono sempre le eccezioni: ci sono feticisti che sono eccitati soltanto quando è presente il loro feticcio (in effetti l’Associazione Psichiatrica Americana definisce feticista chi ha bisogno dell’oggetto-feticcio per potersi eccitare). Comunque l’informazione che arriva dai feticisti stessi indica che la maggior parte di loro raggiunge la migliore soddisfazione quando l’oggetto è presente, ma è comunque capace di raggiungere un orgasmo anche se l’oggetto è assente. Altra analogia: molti uomini gay nel corso della storia hanno generato dei figli. Nonostante il sesso con una donna possa essere per loro meno piacevole rispetto a quello con un uomo, sono stati fisicamente capaci di andare a letto con una donna. Soltanto questo non dà loro la massima felicità e, se possono scegliere, scelgono un compagno maschio. Per gli amanti dell’Sm è lo stesso: traggono la massima soddisfazione dal sesso inusuale, ma possono comunque avere esperienze normali senza alcun problema di performance e talvolta traendone gran piacere.
Infine un bel numero di persone usa il bondage, la sculacciata, il pissing, il travestimento ed altre attività tipiche del mondo BDSM come preliminari. Il culmine lo raggiunge alla fine con il sesso normale.
Tratto dal libro “Consenting adults” copyright © 1998 Gloria G. Brame
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A cura di Rubbershin – [email protected]