2020, inizio a rilento: carenza di cannabis e interruzione di terapie
A forza di ripetere le stesse cose, si rischia di diventare noiosi. Ma che si può fare se i problemi sono sempre gli stessi?
In un articolo di fine 2019, avevo elencato dei desideri relativi al mondo della cannabis terapeutica, volando alto, immaginando utopisticamente traguardi che avrebbero significato i grandi passi avanti fatti nell’utilizzo di questa terapia.
Poi però, con l’avvicinarsi di fine anno, sono tornato alla (dura) realtà e il 19 dicembre in un post di Facebook scrivevo delle mie previsioni per un brutto inizio anno, con carenza di cannabis terapeutica e interruzione di terapie. Alcuni gridarono all’uccellaccio nero.
Il 2 febbraio 2020 la situazione era la seguente:
– ancora nessuna consegna dall’Olanda dalla ditta Bedrocan
– ancora nessuna consegna dal Canada dalla ditta Aurora
– assenza sempre più diffusa di varietà ad alto THC (Bedrocan 22%, Pedanios 22%, FM1)
– nessuna disponibilità di cannabis italiana FM1
– carenza di cannabis terapeutica (alto THC e Bedrolite principalmente)
– interruzione di terapie
Qualche Kg dalla Bedrocan è arrivato i giorni seguenti, con l’illusoria convinzione che “visto, c’è cannabis!”. Ma i dati che abbiamo a disposizione oggi (poi in futuro si spera sempre le cose cambino in meglio) ci dicono che:
– l’Olanda fornirà lo stesso quantitativo di cannabis del 2019, ossia 750 Kg
– dal Canada arriveranno massimo 160 Kg di Pedanios 22% (nel bando, 20Kg di Aurora 1/12 sono stati annullati e non verranno importati 20Kg di Pedanios 8/8 per la quale ci sono già FM2 e Bediol)
– in base a dichiarazioni ufficiali che parlano di circa 150Kg di cannabis prodotti nel 2019 dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico di Firenze, autorizzato sulla carta nel 2020 a produrre fino a 500Kg. Ma nel 2019 era autorizzato a produrre fino a 300 Kg…
E l’INCB per il 2020 stima a 2 tonnellate (DUE TONNELLATE) il fabbisogno della cannabis medica.
Ma la disponibilità stimata con i dati sopra è praticamente la stessa dell’anno scorso. Solo che nel frattempo i pazienti sono aumentati e continuano ad aumentare, si sono aggiunte due nuove Regioni (Abruzzo e Sicilia) a fornire cannabis terapeutica gratuita (ergo aumento di pazienti).
Come finirà secondo voi, stando così le cose?
Soluzioni: restituire potere ai pazienti. Per davvero. Permettendo di fare conoscere realmente la loro difficoltà/impossibilità di ottenere cannabis.
Come? Ve ne parlerò nel prossimo articolo, essendo un progetto in partenza.