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10 segreti per coltivare strain autofiorenti by Paradise Seeds

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Il trucco con le piante autofiorenti di Cannabis è di apprezzarle per quello che sono… E non criticarle per quello che non sono! Le piante di Cannabis autofiorenti sono state specificatamente create per fiorire in base alla loro età, piuttosto che dal rapporto luce/buio. Questo le rende ideali per la coltivazione all’aperto nell’emisfero settentrionale.

Alla base delle piante autofiorenti c’è la genetica di una pianta di canapa piuttosto curiosa, la Cannabis Ruderalis, che vive nelle regioni al di sopra dei 50° a Nord dell’equatore, dalla Polonia attraverso la Russia centrale e la Cina. A causa del clima inospitale, questa straordinaria pianta si è evoluta per essere piccola e cespugliosa e sviluppare un ciclo di fioritura che si adatta alle lunghe giornate di luce in estate nell’emisfero Nord. Per molti anni, il suo potenziale è stato respinto a causa del suo basso contenuto di THC, ma con i progressi nelle tecniche di breeding è stato possibile incrociare le Ruderalis con genetiche più potenti. Questo ha prodotto una nuova generazione di piante di Cannabis autofiorenti che offrono un maggiore contenuto di THC e resa. Le autofiorenti sono ideali per:

– I principianti. I geni Ruderalis rendono queste piante più resistenti alle malattie e muffe.
– La velocità. Crescono e fioriscono rapidamente. Ideale per i coltivatori impazienti!
– La qualità. Incrociate con buone genetiche, Paradise Seeds garantisce buone fumate.
– L’autosufficienza. Ideale se siete più interessati ad una coltura personale.
– Lo spazio ristretto. Le dimensioni le rendono perfette per i piccoli giardini e balconi.
– I vicini “curiosi”. Le loro dimensioni le rendono anche facili da camuffare!
– Le estati del Nord. Prima delle autofiorenti, coltivare nell’emisfero settentrionale era una vera zavorra. Rallegratevi! Le autofiorenti hanno portato a noi nordisti un’erba da poter chiamare propria!

Paradise Seeds è stata una delle prime aziende a portare le piante autofiorenti sul mercato e ha lavorato sulle tecniche e metodologie per migliorare la qualità e la resa con ogni nuova generazione. Con tempi di fioritura di 60-75 giorni all’interno e di 65-80 giorni all’esterno, abbiamo piante che soddisfano tutti i gusti! Da dolci Sativa come la nostra Auto Jack (incrocio tra Jack Herer e White Widow) e Auto Acid (versione Paradise Seeds del ceppo Diesel) alla potenza Indica compatta di Pandora (nella tradizione Afghan e Sensi Star) e Auto White Berry (veloce dall’inizio alla fine) e le qualità medicinali di Vertigo (resinosa e pronta in 60 giorni). Per dare un’occhiata alla nostra collezione visitate il sito www.paradise-seeds.comPer sfruttare al meglio le vostre varietà autofiorenti abbiamo preparato un programma di 10 passi progettato per aiutarvi a ottimizzare la vostra coltivazione e ottenere il meglio.

1. PIANTATE CON IL GIUSTO TEMPISMO

La bellezza delle piante di Cannabis autofiorenti è che cominciano a fiorire dopo 2-3 settimane e saranno pronte per il raccolto dopo 10-12 settimane. Ciò significa che il coltivatore esterno ha un potenziale per effettuare 2 o anche 3 raccolti nel corso di un anno. Come ogni coltivatore vi dirà, il tempismo è molto importante. La nostra linea guida di base è:
– Piantare in esterno tra il 1° maggio e il 1° luglio
– Raccogliere dalla fine di luglio alla fine di settembre

Si consiglia di germinare i vostri semi all’inizio di maggio e di piantarli fuori a metà del mese. Questo coincide con il cambiamento della “tarda primavera” – tradizionalmente rilevato dai coltivatori come la data in cui le gelate notturne sono ormai passate. Se piantate troppo presto i vostri raccolti saranno suscettibili ad essere prematuri e limitati.

2. DAI ALLE AUTOFIORENTI UN BUON INIZIO

Quando il vostro pacchetto di semi di cannabis paradise arriva, assicuratevi di stoccarlo nel modo giusto. Ai semi non piacciono le variazioni di temperatura o umidità elevata, conservateli quindi in un frigorifero o in un cassetto fresco.

3. GARANTIRE BUONE CONDIZIONI IGROMETRICHE

Si consiglia di piantare i semi di Cannabis nel vaso (4-10 litri) in cui le piante passeranno il resto della loro vita. Poiché il contenuto minerale del terriccio brucerà le radici se esposte troppo presto, fare un piccolo foro e riempirlo con il terriccio della piantina. Inserite il vostro seme in esso e copritelo con una cupola di plastica per creare un micro clima che favorisca la crescita. La soluzione più semplice è quella di tagliare una bottiglia di plastica a metà. Utilizzare la metà con il coperchio e posizionare la cupola sopra il seme. Questo è ideale per far crescere il seme nei primi giorni, all’interno o all’esterno. Una volta che le prime foglie si esibiranno, rimuovetelo.

4. FORNIRE IL MIGLIOR SUBSTRATO POSSIBILE

Il raccolto è direttamente legato alla qualità della genetica, agli strumenti di crescita, alle condizioni ambientali e, in misura minore, alla qualità dei nutrienti. Il supporto di crescita dovrebbe essere arieggiato per garantire un buon drenaggio e ritenzione idrica. Il pH ideale dovrebbe essere compreso tra 5,8-6,5. Ci sono molti terreni di buona qualità disponibili tra vivai e growshop, si consiglia utilizzare terreni organici – ricorda, quello che pianti è quello che raccogli!

Puoi anche consultare il web per le ricette dei terricci. È inoltre possibile aggiungere elementi come cocco, palline di argilla o perlite per aumentare l’areosità del suolo e dare alle radici un po’ di spazio per crescere.

5. IRRIGAZIONE: MEGLIO MENO CHE TANTO


Una delle cose più dannose che potete fare per le vostre piante è l’eccesso di irrigazione. Le radici si soffocheranno e non saranno in grado di fornire i nutrienti alla pianta. Se una pianta di Cannabis viene innaffiata troppo, la sua crescita sarà stentata. Spesso il principiante vedrà questo come un segno che la pianta non cresce e tenderà a dare più acqua e sostanze nutritive. Una soluzione è quella di pesare la vostra pianta con il suo vaso asciutto, quindi aggiungere dal 5 al 10 per cento del peso in acqua. Alcuni produttori di vasi morbidi suggeriscono di innaffiare le piante con il 20% del volume del vaso.
Se non ti fidi della tua tecnica di irrigazione, potresti allora cercare sistemi di auto-irrigazione o monitoraggio dell’umidità del suolo (ad esempio Autopot o Blumat).

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6. NUTRIRE LE TUE AUTOFIORENTI

Un seme di cannabis autofiorente produrrà una pianta che è più piccola e più compatta. Di conseguenza le radici sono più leggere e più fragili di quelle che si trovano nei loro cugini regolari o femminizzati. Per questo motivo, evitare la sovralimentazione.

In un ambiente arieggiato vivace, le piante non dovrebbero avere bisogno di tutte le sostanze nutritive per almeno 2 o 3 settimane. Si consiglia di aumentare la produzione di radici nei primi giorni. Se avete un giardino, un infuso compost, aerato per 24 ore, darà alle vostre piante un buon impulso, spruzzando loro con olio di neem che sarà sempre utile per la pianta.

7. “PINCHING” E “SCROGGING”: FARLO O NON FARLO?

Potreste aver sentito parlare di questi termini che vengono spesso utilizzati per incoraggiare la crescita e aumentare la resa.

– Pinching. Questo processo di potatura favorisce la crescita cespugliosa. Si pota una pianta per rimuovere il gambo principale, in modo che cresceranno due nuovi steli sotto la punta.
– Scrogging. Questo processo abilita le vostre piante a crescere attraverso una rete metallica. Le cime si elevano di 3-4 pollici sopra lo “schermo” e il resto della pianta è invitata a cespugliare sotto.

Si può discutere sul fatto che queste tecniche potranno fare una differenza significativa per i rendimenti delle vostre piante di Cannabis a causa del breve ciclo di vita di una pianta autofiorente. I principianti dovrebbero evitare queste tecniche e lasciare che la pianta segua il proprio cammino. Tuttavia, se si vuole perseguire su questa strada si dovrebbe evitare “pinching” e “scrogging” nella fase finale della fioritura, mentre sono sconsigliate con piante dalla fioritura precoce o quelle che hanno avuto un avvio lento. Per le piante che hanno un tempo di fioritura più lungo è sempre possibile potarle, utilizzando la formazione a basso stress (LST).

8. RACCOGLI IN SEQUENZA E ASPETTA ANCORA UN PO’ SE NECESSARIO

Una cosa che si nota con le piante autofiorenti è che le cime principali diventano pronte per il raccolto prima che i rami più bassi. Spesso i germogli migliori saranno simili all’immagine sulla confezione, mentre i tricomi sui germogli più bassi avranno appena iniziato a girare. Questo è normale! A questo punto della coltivazione, monitorare le piante con attenzione se coltivate all’aperto, come i fattori ambientali che possono entrare in vigore.

Se possibile, raccogliere le gemme migliori e attendere altri 6-10 giorni per le gemme sui rami più bassi in modo da raggiungere il loro pieno potenziale. Importante, siate pazienti!

La regola generale è che le autofiorenti coltivate all’aperto necessitano di 1 settimana in più di fioritura e i tempi di raccolto forniti sui pacchetti dei semi sono solo una linea guida. Ci sono molti fattori che influenzano la crescita delle piante: la natura è una cosa meravigliosa ma imprevedibile. Con varietà autofiorenti ci si può aspettare un primo raccolto di buone gemme in piena estate e fino a 3 raccolti l’anno in una serra a 50° di latitudine Nord.

9. COLTIVAZIONE ORGANICA E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEL TUO RACCOLTO

La coltivazione organica promuove “microlife” (batteri e trichodermi) che stimolano il processo di digestione e rendono le sostanze nutritive naturali disponibili per la pianta. Questo significherà che la pianta incontrerà meno rischio di over fertilizzazione e il prodotto finale brucerà molto più agevolmente che se in overdose di nutrienti minerali. Una buona settimana di lavaggio con pH d’acqua stabilizzata, enzimi o un compost diluito aiuterà questo processo ancora di più.

Combinando un buon terriccio premiscelato con sostanze organiche contenenti estratti di alghe, guano, melassa, zucchero di canna, succo di cocco e vermi compost, le tue piante avranno il migliore ciclo di vita possibile e noterai i risultati.

10. ORGANIZZATI CON LA TUA PROSSIMA COLTIVAZIONE

Le piante di Cannabis autofiorenti consentono di raccogliere almeno 2 volte all’aperto a 50° Nord (Stati Uniti, Canada, Giappone, Belgio, Francia, Germania e Repubblica Ceca). Con una serra è anche possibile ottenere un quarto raccolto – la protezione supplementare permette la coltivazione di semi in Agosto e un raccolto a fine Ottobre/inizio Novembre prima dell’avvenire delle gelate invernali.

Ci auguriamo che questi suggerimenti siano stati utili. Paradise Seeds vi augura un’eccellente coltivazione e un raccolto abbondante!

Paradise Seeds Team



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