Viaggi e avventure

Report Spagna 2008: diario di un’avventura mozzafiato attraverso le strade della Spagna

2015-02-21 12.16.13 pmVolo, auto e hotel
Dopo una breve ma accurata ricerca on-line, abbiamo acquistato i nostri 4 biglietti aerei tramite edreams.com: voleremo con la compagnia Vueling, da Venezia (aeroporto Marco Polo) a Barcellona (aeroporto El Prat), andata e ritorno. Costo del biglietto: 252 euro a testa (tutto compreso, anche 1 bagaglio a testa da imbarcare). Arriveremo a Barcellona il 16 sera alle 22.40, quindi abbiamo deciso di prenotare un hotel per la prima notte. Poi si vedrà, decideremo di giorno in giorno (camping, hotel o quel che capita).
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Ci siamo quasi. Sabato pomeriggio si parte. Le valigie si faranno come sempre all’ultimo minuto, ma tutto il resto è pronto. Il materiale degli sponsor è arrivato (t-shirt) e gli adesivi con i loghi per l’auto sono stampati. In questi giorni mi sono informato su eventuali soluzioni per avere internet 2015-02-21 12.16.27 pmall’estero, tramite modem usb: le compagnie telefoniche italiane non offrono nulla di interessante, prezzi altissimi e servizi non all’altezza. Così cercherò di trovare una soluzione direttamente in Spagna. Mal che vada, aggiorneremo il blog dagli internet café.

In aeroporto…
Siamo pronti per l’imbarco. Il volo previsto per le 20.50 è in ritardo di 20 minuti. Stiamo quindi degustando un bicchiere di vino al Wine Bar deCanto dell’aeroporto MarcoPolo. Il mio Pinot Nero NON è per niente buono, mentre i 3 prosecchi dei miei compagni, dicono essere “bevibili”. Arrivo previsto a Barcellona per le 23.00 circa. Il programma è di mollare le valigie in hotel e schizzare al porto olimpico…sabato sera, 2015-02-21 12.17.05 pmshow time! A poi.

W Barcellona!
Eravamo usciti per mangiare qualcosa e farci un giro veloce per i pub del Porto Olimpico…siamo tornati in hotel alle 6 di mattina! Olé! Cena al Txapela, un ristorante a due passi da Placa de Catalunya (verso nord), in Passeig de Gràcia 8-10. In menu 50 tipi diversi di tapas, i tradizionali “cicchetti” spagnoli, uno più buono dell’altro. Le tapas sono nate in Andalucia nell’800 per accompagnare lo sherry, il dolce e celebre liquore. Il nome nasce dall’abitudine di coprire il bicchiere con una tapa (tappo o piattino) per tenere lontane le mosche. Il piattino vuoto è stato poi riempito con squisitezze a base di carne, pesce o verdure. Al Txapela ci sono tapas eccezionali! Ne abbiamo mangiate una trentina + birra e sangria: 85 euro. Poi giro veloce sulla sempre bellissima Rambla e a piedi fino al Porto Olimpico (3-4 km) dove abbiamo optato per il pub turco (ci sono circa 25 pub uno di fianco all’altro, ognuno con musica e ambienti diversi, tutti pieni di gente in festa). Narguilè, thè alla menta e joint, seduti sulla terrazza esterna del bar. Situazione surreale per noi, normalissima per gli spagnoli. W Barcellona!

Lloret de Mar
“E’ già da parecchi anni che la movida spagnola sembra essersi spostata in centri più piccoli, lontani dalle grandi città. Uno di questi è la piccola ma ridente cittadina della Costa Brava, Lloret de Mar. Questa è diventata la meta preferita dei turisti di ogni dove, in particolare nord europei, data la facile raggiungibilità, e l’incredibile numero di locali notturni.” Ore 3.45, rientrati ora. Personalmente sarei rimasto là tutta la notte (c’era Tiesto, uff!) ma i miei compagni sono “vecchi” e hanno preferito una partita a bowling (che tra l’altro ho vinto) al miglior dj del mondo. Comunque un posto simpatico Lloret de Mar, un circo, pieno di luci e discoteche. E purtroppo anche di italiani!

Barcellona 2
Ciao amici. Giornata passata a Barcellona, per un giro turistico e un po’ di acquisti (tra i quali due belle tende…). Quindi i prossimi giorni, si dorme “sotto le stelle”, dove capita. Abbiamo visitato il famoso Parc Guell, uno dei progetti più fantasiosi e colorati di Gaudì: bellissimo! Poi un’occhiata veloce alla Sagrada Familia e via! Ora sono quasi le 22 e siamo in viaggio, scendiamo a sud, verso Tarragona. Ci fermeremo da qualche parte per strada e domani…mare! Enjoy yourself!

Prima notte in tenda
Ci siamo accampati per una notte a Villanova i la Geltrù, un piccolo paese a 50 km a sud di Barcellona, sulla costa. Camping selvaggio, in mezzo a campi di terra e boschetti. Abbiamo acceso un fuoco e siamo stati a parlare per ore, prima di addormentarci nelle nostre nuove dimore. Svegliati da un caldo mozzafiato intorno alle 11, abbiamo velocemente smontato il nostro accampamento per ripartire verso sud. Ora siamo a Tarragona, bellissima località balneare piena di sorprese. Abbiamo trovato un buon campeggio e ci siamo sistemati (auto e tende, tot circa 35 euro). Va tutto alla grande…corriamo al mare!

Festa Major
Siamo capitati a Tarragona ieri, per puro caso: ieri, 19 agosto, a Tarragona era San Magì (detta anche Festa Major). Per capirci, noi in Italia facciamo le sagre paesane, qui fanno feste assurde, che coinvolgono tutti i cittadini con incredibili animazioni. Trovarsi quindi nel momento giusto al posto giusto, è stata una gran fortuna! Abbiamo assistito alla famosa piramide umana…vederla dal vivo, è da brividi! La prima considerazione che viene da fare vedendola è “questi sono pazzi”. Ma che spettacolo! Abbiamo poi passato il pomeriggio in spiaggia, addormentandoci tutti 4 con il sole ancora alto e svegliandoci quasi con il buio. Bene così, appuntamenti non ne abbiamo. Ripartiamo verso sud, verso Valencia. Ci fermeremo lungo il percorso, al primo paesino che più ci ispira.

Di fronte a noi… solo mare
Ci siamo accampati in una piccola baia, a San Carles de la Rapita, un paesino poco a sud del delta dell’Ebro (il secondo più grande del Mediterraneo dopo quello del Nilo). Abbiamo scelto il posto dove accamparci con Google Maps: trovata una zona un pò isolata abbiamo messo le tende a una ventina di metri dal mare, su una spiaggia di sassi, sopra alcuni scogli. Fantastico! Ora è sera, ormai è buio. Abbiamo comprato una griglia e un po’ di carne. Birra e risate completeranno la serata. Il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli è musica, qualche timida stella si fa spazio tra le nuvole, le luci delle barche disegnano l’orizzonte. Non c’è altro posto al mondo dove vorrei essere in questo momento. Qui, tutto è magia.

Valencia
Notte tranquilla (più o meno)…Siamo stati svegliati di prima mattina da alcuni pescatori che con tutte le maledizioni ricevute dai sottoscritti, non avranno preso neanche un pesce in tutto il giorno. Dopo un’ora di auto, eccoci arrivati nella seconda grande città del nostro itinerario: Valencia. Qui fare camping selvaggio è un po’ più complicato, inoltre abbiamo bisogno di qualche struttura adeguata (docce, ecc) per riorganizzarci. Ci siamo incontrati con un amico italiano che vive quà da qualche mese: fa il cameriere e vive in un appartamento insieme ad altri 4 amici. Lavora molto (10 ore al giorno di media) ma è contento e dice che in generale c’è più libertà, tolleranza e tranquillità, di conseguenza si vive meglio. Non stentiamo a credergli. Abbiamo scoperto poco fa che questo week end Valencia ospita il Gran Premio di Formula 1, inaugurando il nuovo cirquito. E’ quindi invasa di turisti ubriachi e gente in festa. Ci uniremo volentieri, non per vedere il gran premio, ma per far festa! P.s. La poesia è ovunque. Ripeto: la poesia è ovunque.

Valencia 2: Ciudad de las Artes y las Ciencias
La Città delle Arti e delle Scienze è un complesso architettonico composto da cinque differenti strutture suddivise all’interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura. Progettato dall’architetto valenciano Calatrava ed iniziato nel luglio 1996, è un impressionante esempio di architettura organica. Questo complesso di costruzioni futuristiche è veramente incredibile! E’ una vera e propria città all’interno della città. Le grandi piscine azzurre che circondano gli edifici, trasmettono armonia e pace. Gli immensi spazi danno invece un senso di libertà che raramente si percepisce nelle costruzioni moderne. Abbiamo acquistato il pacchetto completo delle visite che comprende la visione di un film in formato IMAX all’Hemisfèric, l’entrata al Museo delle Scienze Príncipe Felipe e quella all’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa. Voto negativo invece al Museo delle Scienze: noioso, scarno, pesante…siamo usciti dopo 3 ore di visita veramente stufi. Indescrivibile infine l’Oceanogràfic, una struttura che definire acquario è a dir poco riduttivo! Oltre 40.000 specie diverse, divise per habitat marini. Tunnel di 70 metri, vasche giganti, musica ambient e animazioni. Tutto curato nei minimi particolari. Il viaggio procede alla grande quindi. Oggi è tornato il bel tempo e passeremo la giornata tra la piscina e la spiaggia del camping, a poltrire. Questa sera c’è in programma una festa al porto e vogliamo essere in forma: le più belle ragazze di Valencia ci aspettano! Altri programmi non ne abbiamo. Forse domani ripartiamo, in direzione di Saragozza. Forse no, forse rimaniamo qui. Si vedrà. L’avventura continua, nulla ci spaventa!

Qualcosa di speciale
Ciao mondo! Partiti da Valencia intorno alle 15.00 ci siamo fermati a Torrent, a salutare gli amici di World Of Seeds. Ripreso il viaggio verso Saragozza, abbiamo scoperto un grande lago (San Blas), vicino a Teruel, una delle città principali dell’Aragona (la regione di cui fa parte anche Saragozza). Dopo una serie di perlustrazioni ci siamo accampati su un altopiano a circa 1.000  S.l.m., che domina dall’alto lo spettacolare specchio d’acqua. Qui tira un vento forte, le tende si muovono. Non c’è luce intorno a noi, a 360°, niente! Ascoltiamo David Gilmour e parliamo di questo e di altri viaggi impossibili che in futuro vorremmo fare, che in futuro faremo. C’è qualcosa di speciale qui, in questi giorni, in quello che stiamo vivendo. Non riusciamo a spiegarci come capitiamo sempre in posti incredibilmente belli, anzi di più… perfetti, godendo di istanti e atmosfere di rara intensità. E forse spiegazione non c’è. E forse va bene così. Noi siamo qui, e stiamo vivendo ogni singolo istante sapendo che per noi sarà storico e indimenticabile. Questo è l’importante!

Saragozza
Lasciato l’altopiano siamo ripartiti alla volta di Saragozza, nostra ultima grande tappa. In 2 ore siamo arrivati nella nota città spagnola che quest’anno ospita l’Expo. A prima vista Saragozza non ci ha impressionato ma è bastato un pomeriggio e soprattutto una serata per farci cambiare idea: la maestosa basilica di Nostra Signora del Pilar e l’adiacente piazza, il Castillo de la Aljafería e soprattutto il fiabesco Parco Primo de Rivera ci hanno incantato. Dormiremo a casa di un amico italiano che vive qui da alcuni mesi. Dopo 1 settimana avremo quindi nuovamente un vero tetto sopra la testa (non che ci mancasse, ma fa comodo per recuperare un po’ di forze). Stasera cena al ristorante cinese e serata tranquilla in giro per le deserte vie della città. Domani, si riparte…

Back in Barcellona
Dopo 1.760 km percorsi, rieccoci tornati a Barcellona. Ci godremo questi ultimi 2 giorni nel più totale relax, tirando le somme di quella che è stata una delle più belle vacanze della nostra vita. La condivisione di questa piccola avventura con chi ci ha letto e seguito sul blog, ha sicuramente contribuito al successo del viaggio, in qualche misterioso modo. Ma non è ancora tempo di saluti e ringraziamenti.

Adios Spagna
Siamo appena atterrati a Venezia. Tutto bene. Ieri sera cena muy buena in un ristorantino che conosco già da qualche anno, La Palmera (C. Jerusalen 30), dietro il mercato della Boqueria. Consigliatissimo, ottima la paella. Abbiamo poi passato l’ultima notte in giro per Barcellona… notte caldissima. E ora stiamo tornando a casa, più stanchi di quando eravamo partiti, ma anche più pieni! E’ stato un viaggio fantastico, intenso, completo. Sorridiamo guardando le foto, sapendo che ogni più piccolo istante di questa avventura è stato speciale. Grazie a Jack, Fili, Luca e co., Tobia (la “presenza”) e tutti quelli che ci hanno seguito, commentato e condiviso con noi questa piccola grande avventura.
Ciao a tutti.

Matteo (Sir), Marco (Faz), Matteo (Porc), Fabio (Kizza)

RACCONTO COMPLETO SU: http://spain2008.wordpress.com

 



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