Modifica al codice della strada: nuove stragi!
Ci risiamo: prima delle vacanze d’estate, in tutta fretta, per “sbarcare il lunario” facendo cassa e distrarre dalle liti tra fazioni Governanti, l’Esecutivo alla fine di Luglio ha approvato le modifiche al codice della strada, inasprendo tutte le sanzioni e le pene, soprattutto quelle previste per uso di alcool e sostanze stupefacenti; come al solito senza stabilire distinzioni tra le grandi varietà che compongono quest’ultima categoria, senza tener conto delle differenze di individuazione e le conseguenze per cittadini innocenti. Continuiamo a denunciare da anni (e non siamo i soli) che i controlli antidroga effettuati ai posti di blocco sono passibili di errori, basta interpellare un tossicologo: infatti con il metodo di controllo attuale la marijuana, al contrario di altre sostanze, è individuabile anche “per settimane” dopo l’effettiva assunzione, questo vuol dire che chi è stato controllato in quel momento non è sotto l’effetto dello stupefacente e suoi effetti psicotropi, ma essendo individuabile con i test verrà comunque pesantemente sanzionato come se guidasse durante l’effetto.
A quanto ammontano questi casi di profonda ingiustizia, nessuno lo sa con precisione, visto che la permanenza di “principio attivo” nell’organismo non è stata neanche presa in considerazione, nonostante le evidenze scientifiche. L’unica certezza che abbiamo è che le conseguenze fisiche, economiche, sociali e psicologiche sono molto gravi, si può facilmente immaginare il profondo senso di ingiustizia di una persona alla quale viene contestata la guida sotto effetto di stupefacenti pur non essendo vero, magari si è fumato uno spinello nella tranquillità di casa propria una settimana prima e gli effetti sono solo un vago ricordo; nonostante questo si viene sanzionati, e le pesanti conseguenze possono arrivare facilmente al sequestro della vettura (sequestro vuol dire che la proprietà dell’auto passa allo Stato, il proprietario non ne ritornerà mai più in possesso), alle multe salatissime: è infatti prevista una multa fino a 6.000 euro, l’arresto minimo di 6 mesi e patente sospesa fino a 2 anni.
Ma il Legislatore non appagato di questo, ha modificato l’art. 120 del decreto legislativo n. 285 del 1992, in materia di requisiti morali per ottenere il rilascio dei titoli abilitativi alla guida, introducendo tra i soggetti che non possono conseguire la patente di guida, il certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e il certificato di idoneità alla guida di ciclomotori, coloro che illecitamente importano, esportano, acquistano e ricevono a qualsiasi titolo o comunque detengono sostanze stupefacenti o psicotrope, che siano già stati condannati per reati contro la persona, il patrimonio, connessi a sostanze stupefacenti o consistenti in violazioni del Codice della Strada. Quindi se in passato hai avuto la sfortuna di esser stato trovato in possesso di modiche quantità di stupefacente, non potrai conseguire la patente, anche se non eri alla guida e i due fatti non centrano nulla l’uno con l’altro e tu magari sei un autista provetto con la testa sulle spalle. La famosa “fuga di cervelli” intesa come ricercatori e intellettuali insoddisfatti che fuggono dall’Italia, si allargherà a tanti altri cervelli, cittadini produttivi, persone alle quali verrà impedito di lavorare, alle quali verrà sequestrata l’auto pagata con tanti sacrifici (o magari con le rate ancora da pagare), tolta la patente, sbattuto in galera per un minimo di sei mesi, quasi sicuramente per questo avrà perso anche il lavoro, e allora è facile immaginare che anche questi “cervelli tartassati” decideranno di andare a vivere in un paese più civile come molti hanno fatto in maniera preventiva, e come dargli torto.
Buone Nuove:
Da segnalare una nota “positiva” della modifica al codice, che riguarda l’uso dell’Aria condizionata: Divieto di tenere acceso il motore per garantirsi l’aria condizionata durante la sosta o la fermata del veicolo. Prevista la sanzione da 200 a 400 euro. Siamo pronti a scommettere però che i solerti tutori dell’ordine pubblico, saranno poco avvezzi a sanzionare chi contravviene a questa norma, peccato!