Flash Mob
Con il termine flash mob (dall’inglese flash – breve esperienza e mob – moltitudine) si indica un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un’azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari. In molti casi, le regole dell’azione vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che l’azione abbia luogo.
Nella maggior parte dei casi, il flash mob non ha alcuna motivazione se non quella di rompere la quotidianità. I partecipanti all’azione (flashmobbers o mobbers) si incontrano in un punto prestabilito per realizzare assieme un’azione corale che non ha alcun senso, se non contestualizzato in quei brevi istanti di evento. In questi casi, il flash mob si presenta come un’azione apolitica, aconfessionale, priva di connotazioni religiose, politiche o sociali. In essa viene unicamente incoraggiata la piena libertà di espressione.
In tempi brevissimi il fenomeno di massa del flash mob ha investito tutto il mondo: il primo risale al 2003 a New York per poi diffondersi anche in Europa e altri paesi. Oltre a una diffusione virale in quasi tutto il mondo, sono venute fuori anche delle varianti.
I pillow fight (la battaglia dei cuscini) e i gavettoni non sono ritenuti flash mob. Ma mobilitazioni di massa che hanno precisi scopi e quindi sono chiamati smart mobs, ripresi anche, nella teorizzazione del fenomeno ad opera del sociologo Howard Rheingold nel suo “Smart Mobs: The Next Social Revolution”.
Un’altro tipo è il freeze flash mob (dall’inglese freeze – immobile) i partecipanti ad una data ora si fermano restando immobili fino al segnale di fine evento.
Il mob meglio riuscito tra tutti, ovvero, con più partecipanti, è indubbiamente quello tenutosi a Londra il 4 Aprile 2007. Circa 4000 persone si sono riunite alla stazione di Victoria. Dove, con cuffiette nelle orecchie, hanno cominciato a scatenarsi per due ore, con tanto di balli e trenini… Questo tipo di mob è chiamato Silent rave flash mob e vi consiglio vivamente di andarvi a vedere i filmati su youtube per godersi la faccia esterefatta di passanti, viaggiatori e polizziotti mentre assistevano all’evento.
Nella stessa città Il 6 febbraio 2009 un flash mob simile si è tenuto presso la stazione di Liverpool Street (il quale su Facebook contava oltre 13.000 adesioni). La Polizia ha dovuto porre fine all’evento, conclusosi con qualche arresto, per sovraffollamento e per permettere il regolare flusso di viaggiatori.
In alcuni casi la tecnica di organizzazione dei Flash Mob è stata ripresa anche per motivazioni politiche, ad esempio per organizzare una protesta lampo o promuovere un evento collettivo: i concerti improvvisati del gruppo ecologista messicano Sagrimento, organizzati alla periferia di Città del Messico in luoghi normalmente esclusi da eventi artistici e musicali, possono essere definiti come dei Flash Mob con finalità politiche; anche a Firenze si sono tenuti vari flash mob di “stampo” politico come la lettura all’unisono del nono articolo della Costituzione contro la legge 133.
Ma come fare a partecipare o organizzare un flash mob? Per prima cosa basta cercare sui vari social network, siti o blog fino a trovare qualcuno che ne pubblicizza uno. Se no, potete iscriversi in uno dei tanti siti disponibili. Alcuni da segnalare sono sicuramente www.flashmob.co.uk e www.flashmob.com. Per l’Italia, invece, possiamo contare su www.flashmobitalia.net. Per organizzare un Flash Mob, non vi sono particolari accortezze ma per prima cosa bisogna decidere la data, cercate di iniziare ad organizzare il Flash Mob almeno 1 mese prima. Valutare l’ora in cui può essere fatto in base al luogo, ad esempio se scegliamo un giorno lavorativo, è bene realizzare il flash mob fuori dai normali orari di lavoro cosi da permettere a tutti di partecipare. Scegliere la location, meglio un luogo pubblico tendenzialmente calmo o quantomeno statico.
Lavorare all’idea (più è inedita, più è strampalata meglio è!), non esistono solo Flash Mob con le cuscinate, seppur divertenti, si possono fare cose anche più strane e teatrali… Forse meno divertenti ma più d’impatto per la gente che guarda. Decisa l’idea, iniziare a pubblicizzarlo in rete (no volantini), forum, newsletter, sms, mail ecc… Inoltre le regole più importanti per un Flash Mob sono:
• Il pillow fight o la battaglia dei cuscini non è più considerato un vero flash mob
• Mantenere il mistero sull’evento, se si riesce ad evitare è meglio non dire cosa si farà il giorno dell’evento.
• No volantini
• Non organizzate troppi flash mob nello stesso posto per non perdere il gusto dell’attesa.
Andrea Carrara