Margherita Hack, razionalmente atea
L’intero universo sa che non credi in dio. Cosa è significato e cosa significa per te essere atea?
L’idea di Dio mi sembra infantile, come credere ancora alla Befana. Essere atei significa credere nella ragione, nelle proprie forze e avere per guida etica il “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”.
Da sempre i rapporti tra scienza e religione sono stati turbolenti. Perché? E’ proprio impossibile trovare un punto di mediazione?
Basterebbe non essere fondamentalisti e rispettare le credenze altrui. Conosco molti preti rispettosi di chi non è credente e pronti a collaborare con gli atei nell’interesse di chi ha bisogno.
Una vita intera ad osservare le stelle e l’universo: ha mai trovato tracce di dio? E comunque come puoi esser certa della sua inesistenza?
L’universo può essere una conseguenza naturale della natura della materia. Non sono certa dell’inesistenza di dio, ma mi sembra un’idea assurda, troppo comoda per spiegare tutto ciò che non siamo in grado di spiegare.
Altro concetto importante: laicità. Puoi definirlo? Credi che l’Italia abbia raggiunto un livello accettabile di laicità?
Laicità significa rispetto di tutte le fedi ma queste non devono condizionare i legislatori, i quali dovrebbero avere come fine il fare leggi volte all’interesse comune dei cittadini nel rispetto della giustizia e dell’uguaglianza dei diritti e doveri di tutti. L’Italia sta pericolosamente scivolando verso un inaccettabile livello di non laicità: Paradossale è la minaccia del ministro Sacconi alla clinica udinese disposta a eseguire la sentenza della Cassazione permettendo a Eluana Englaro di terminare una vita che non è più vita. Come un bravo manzoniano ha detto: “Ve la farò pagare!”
Fai parte dell’Unione degli Atei ed Agnostici Razionalisti. Puoi brevemente descrivere l’attività e le caratteristiche dell’associazione?
Ti consiglio di leggere la rivista bimestrale pubblicata dall’Associazione: L’Ateo, in distribuzione anche nelle librerie Feltrinelli.
Sei anche iscritta all’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica: credi che in Italia, rispetto agli altri Paesi occidentali, la ricerca scientifica sia meno libera? Quali sono i fattori che determinano questa situazione?
Certamente è meno libera e l’ingerenza del Vaticano sta diventando insopportabile e i politici, compresi gli ex-margherita, sono succubi.
Come giudichi l’ultima presa di posizione del Vaticano che,in sede ONU, si è rifiutato di sostenere il documento per depenalizzare l’omosessualità, ancora reato in decine di stati e, a volte, punita con la pena di morte?
E si DICHIARANO CRISTIANI? Che Vergogna!
Questa è una rivista antiproibizionista, anche e soprattutto in tema di droghe. Hai un’opinione sull’attuale legislazione in materia di stupefacenti?
Io credo che depenalizzando l’uso delle droghe se ne ridurrebbe anche il consumo perché non ci sarebbe più il fascino del proibito.
Qual è il tuo rapporto con le sostanze che alterano la mente?
Non le ho mai usate e nemmeno ho avuto la tentazione di usarle.
Ti va di lanciare un appello, monito od augurio ai giovani di oggi?
Di avere fiducia nelle loro capacità, senza aiuti di droghe o altri medicinali, di cercare interessi nel proprio studio, nel proprio lavoro, di cercare di vivere nella natura, di fare sport, di essere sempre dalla parte dei più deboli e non dei più forti.