Interviste

Intervista-delirio coi Gogol Bordello

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Eugene Hutz è un personaggio dotato di un carisma eccezionale, che nella vita ha fatto tutto: è scappato a 14 anni da Chernobyl dopo l’incidente, ha fatto il lavavetri in Italia, ha pulito cessi ed è diventato un famoso DJ a New York, e ora si presenta con la sua nuova creatura: i Gogol Bordello.

Hai creato questo ibrido fra musica zigana e punkrock. Cosa unisce due culture e stili di vita così diversi?
Varie cose: Entrambi vengono dalla POVERTA’ e tendono all’eccellenza artistica, nella musica zigana tramite il virtuosismo, nel punk attraverso l’espressione catartica della propria creatività…sono entrambi legati dall’energia!

Ho letto alcune vostre recensioni in cui vi definiscono “i nuovi Mano Negra”. Sei d’accordo? Ti piace questa definizione?
Ho sempre amato i Mano Negra…e i Clash…in passato ho incontrato entrambi, siamo diventati amici ed è diventato naturale far parte di questa famiglia intercontinentale…forse è solo la mia romantica idea di far parte dello stesso albero da cui provengono anche loro… In ogni caso sono contento di essere comparato a loro, inoltre posso garantire soddisfazione estrema a tutti i fans dei Mano Negra! Ovviamente il nostro sound è molto diverso, ma ciò che la gente riceve è la stessa grande energia catartica.

Nelle tue interviste e nella canzone “Sally” parli di “Rivoluzione Culturale”. Cosa intendi? Cosa vuoi ottenere con questa rivoluzione?
Il primo passo è rendere le persone coscienti del proprio talento creativo e aiutarle a metterlo in moto con un po’ di estremismo artistico…gli esseri umani sono creativi e possono raggiungere la felicità solo esercitando la loro creatività, ma oggi la gente cresce con la paura di esprimersi…il sistema non lo permette…ma devi farlo… dobbiamo rivedere il collegamento tra noi e il pianeta, tornare alle radici dell’antropologia e ritrovarci là, per ricordare ad esempio come siamo sopravvissuti all’era glaciale…ti ricordi? E’ stata una grande vittoria attraverso la fottuta creatività! (è ufficiale! Eugene Hutz è pazzo! n.d.Ga)

Quando è uscito “Gypsy Punk” ho sentito “Sally” su alcune radio, e mi è sembrato strano perché non è musica da radio commerciali. Qual è il vostro segreto? Perché all’improvviso radio e tv sono interessate ad un genere di musica così “strano”?
Forse perché il loro sistema è così vecchio…e non sanno più neanche loro cosa trasmettono quindi ogni tanto qualcosa di buono finisce in rotazione…

Pensi che voi aprirete un mercato per la musica balcanica (magari mixata a musica occidentale come fate voi) intorno al mondo? O i Gogol Bordello resteranno un caso solitario? Cosa speri tu?
Beh, sono abbastanza sicuro che non ci saranno altre bands che diranno di essere i Gogol Bordello, è un lavoro troppo grosso da copiare! Ma la miniera di talenti in questo genere è troppo grossa per essere fermata…la sua onda si sta già gonfiando…non so se saranno tutti estremi come noi ma…molte persone che operano in quest’area sono musicisti incredibili…inoltre molti di loro hanno quell’affascinante luccichio negli occhi che ti può convincere che loro sono i migliori! Ma non credete loro, belle ragazze, è tutta una finta, noi siamo i migliori!(la follia avanza! n.d.Ga)

Quali sono le punk bands che più ti influenzano quando scrivi una canzone?
Fugazi, bad Brians, stooges, Dead Kennedys, sex Pistols…sai, le vere bands, che erano come famiglie di MAGIA POSITIVA MILITANTE! Quest’estate karl alvarez di Descendents e ALL si è unito a noi al basso, e ti dirò…si è rivelato essere uno appartenente a queste famiglie: niente stronzate, intelligenza e grandi vibrazioni ovunque…e anche molto molto cognac…

a cura di Gabriele Squillace



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