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Stavolta vince il sesso: intervista a Franco Grillini (Partito Socialista)

grilliniPresidente onorario di Arcigay, fondatore della LILA nonché della Lega Italiana Nuove Famiglie e di Gaynet. Parlamentare di sinistra ora e prima consigliere a Bologna. Oltre ad essere uomo delle istituzioni, in te si condensa la storia del movimento per i diritti civili e del movimento gay italiani. Come vivi lo scollamento esistente tra la società che prima ha tollerato ed ora ha sostanzialmente accettato le istanze gay e l’immobilismo della politica?
Sull’accettazione sociale dell’omosessualità andrei cauto, siamo ben lontani dall’obiettivo! Il suicidio del sedicenne torinese perché oggetto di omofobia e di una sua coetanea trans catanese ci dicono che la sofferenza per gay, lesbiche e trans è ancora molto forte. Più che di immobilismo in politica parlerei di veri e propri veti contro la richiesta di diritti civili degli omosessuali, e, più in generale, contro qualunque provvedimento sui diritti individuali e di libertà. La ragione è una: Vaticano.

Hai rappresentato l’anima libertaria della sinistra italiana. La tua non adesione al PD l’ho interpretata come l’impossibilità nella nuova formazione politica di portare avanti battaglie proprie della sinistra come l’antiproibizionismo, l’estensione dei diritti civili, in una parola la difesa della laicità. Cosa significa per te essere laici?
Laicità per me è sinonimo di democrazia, non esiste l’una se non esiste l’altra. Laicità è uno spazio neutro entro il quale tutti hanno diritto di convivenza senza pretendere, come fanno i cattolici, di prevalere, dominare gli uni sugli altri e di definire un’unica strada per la salvezza. La laicità è la condizione e l’essenza della libertà individuale. In Italia questa cultura sta faticando ad affermarsi viviamo da tempo nella dialettica tra clerico-fascismo e catto-comunismo. Anche a Sinistra è mancata la cultura dei diritti individuali, vista spesso solo come ferro vecchio, in opposizione ai diritti sociali. In realtà non esiste una gerarchia tra i diritti e, a mio parere, non esiste giustizia sociale senza diritti civili e viceversa.

Ti sei battuto contro la chiusura anticipata delle discoteche, per un’educazione sessuale libera da tabù di matrice religiosa, per la depenalizzazione del consumo delle droghe leggere. Più in specifico come si è concretizzato nell’attività parlamentare il tuo essere antiproibizionista?
Intanto con la presentazione di un pacchetto di proposte legislative sui temi più rilevanti e più urgenti legati alle battaglie sui diritti civili: coppie di fatto, matrimonio gay, divorzio breve, eutanasia, maggiore età a sedici anni, legalizzazione del naturismo, liberalizzazione della prostituzione, diffusione del preservativo e lotta all’aids.

Radio Maria ti ha definito “gran sacerdote del vizio contro natura”. La trovo una definizione di cui andar fiero. Tu come definiresti l’intrusione della Chiesa Cattolica nelle questioni politiche nazionali?
Per la verità sono stato definito anche come “l’antipapa” o “l’arcivescovo dell’Arcigay”. Come “antipapa” non mi vedrei male ma, al di là dello scherzo, questi epiteti la dicono lunga sull’intensità dello scontro tra laici e clericali raggiunto in Italia a causa della prepotenza delle gerarchie cattoliche. Queste piagnucolano rivendicando il diritto di occupare lo “spazio pubblico” che qualcuno vorrebbe loro negare. A parte che nei media parlano solo loro senza contraddittorio, il cosiddetto spazio pubblico sarebbe precluso loro dal pur pessimo concordato firmato nel 1984 da Casaroli e Craxi. Perno del pessimo accordo era uno scambio secondo il quale lo stato garantiva ai cattolici enormi privilegi e finanziamenti in cambio della non invadenza pubblica della Chiesa. Incassati quattrini e privilegi il Vaticano se n’è bellamente fregato dell’accordo e ha occupato tutto lo spazio pubblico possibile. Da questo punto di vista la battuta della Litizzetto “si dia l’incarico di formare il nuovo Governo direttamente al Papa, così è chiaro chi governa in Italia” è perfetta per spiegare che in Italia esiste uno strapotere Vaticano per nulla corrispondente alla reale adesione degli italiani alla fede cattolica.

Puoi commentare la desolante fine del desolante governo Prodi cercando di far tornare la fiducia in chi si è sentito tradito? Molti ragazzi hanno votato perché nel programma dell’Unione si prometteva la decriminalizzazione del consumo, i Pacs e la chiusura dei CPT…
Purtroppo la verità è che il centro sinistra le elezioni non le aveva vinte ma aveva realizzato uno striminzito pareggio al Senato e una vittoria di misura alla Camera. Sarebbe stato bene prendere atto di questo dato, chiarendo con onestà all’elettorato come stavano le cose e, scegliendo alcuni punti chiave del programma per andare di nuovo alle urne e chiedere un mandato più ampio. Per quanto mi riguarda la prospettiva di un ritorno del monopolista televisivo al potere con la destra clericale neofascista e neonazisti inclusi rappresenta un motivo più che sufficiente per evitare l’astensionismo e per votare, magari turandosi il naso.

Qual è il tuo rapporto con le sostanze ritenute dalla legge illegali?
Sono da sempre antiproibizionista. Personalmente non ne faccio uso ma non avrei nessuna difficoltà ad ammetterlo e a rivendicarlo se le usassi. Sono convinto da sempre che rientra nei diritti e nelle facoltà individuali la possibilità di gestire la propria esistenza e il proprio corpo come meglio si crede. Non sono antiproibizionista per partito preso o per motivi ideologici. Più semplicemente mi sembra che l’antiproibizionismo sia meno disastroso del proibizionismo la cui brutalità ha fatto solo danni favorendo le mafie e impedendo la tutela della salute dei tossicodipendenti.

Domanda personale per entrambi: ho 30 anni, non vado in palestra, inizio a perdere capelli ma non chili. Lessi mesi fa della tua storia d’amore con un ragazzo mooolto carino. Per vivere storie così anche da vecchio mi consigli di continuare a lavorare sul fascino o è meglio diventare parlamentari?
Il termine vecchio ha una connotazione negativa, suggerirei maturo. Il bello dell’omosessualità, etero imparate!, è che non si butta nulla: ogni età, ogni estetica, ogni imperfezione, può essere un’occasione di attrazione o di una eventuale relazione. Le metafore faunistiche impazzano: ci sono le volpi argentate (60-70enni) e i loro amanti, ci sono gli orsetti (corpulenti e pelosi) e i loro cacciatori, ci sono i palestrati. Insomma, ce n’è per tutti i gusti… Come vedi c’è speranza per tutti.

Ultima domanda: hashish o marijuana?
A seconda dello stato d’animo. Bisogna scegliere ma sono ok entrambe… io però preferisco come droga il sesso…



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