Gustavo Rol: la grondaia attraverso la quale scorre l’acqua che cade dal tetto
Gustavo Adolfo Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903. E’ stato dirigente bancario, antiquario e pittore, prima di venir definito un sensitivo, quale fu tra i più noti e controversi del XX secolo.
Ad oggi è ancor vivo il dibattito sulle sue capacità e sulla veridicità dei suoi sedicenti esperimenti, che divide i curiosi in “scettici” e “credenti”; basti pensare che tra i primi troviamo Piero Angela e Tullio Regge che, dopo averlo incontrato, fondarono il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale (CICAP), mentre i secondi, per molti dei quali resta un vero maestro spirituale, aumentando di numero in questi ultimi anni seguiti alla morte di Rol, hanno portato il nipote Franco a fondare la Società europea di neuroteologia (SENT) in occasione del centenario dalla nascita. Non volendo alimentare la diatriba, questa biografia sorvolerà sull’oggettività (e sulla sensazionalità) di questi esperimenti: diremo solo che a tutte le richieste di replicazione dei suoi “giochi” (molti dei prodigi oggi testimoniati appaiono come impossibili giochi di prestigio con le carte), Rol rifiutò sempre sostenendo che egli non ne era fautore, ma solo un tramite (la grondaia…); inoltre,nonostante la personalità magnetica e la sorprendente carità cristiana, non riuscì mai veramente a spostare l’attenzione mediatica dalle sue azioni alle sue intuizioni di natura spirituale, tanto che egli stesso dovette ammettere amareggiato: “…dopo tanto tempo non ho costruito nulla in voi. Ho soltanto colmato molte ore della vostra noia, vi ho dato spettacolo. Le mie parole cadono nel vuoto…”.
Gustavo Adolfo Rol nasce da famiglia agiata, cresce in un ambiente colto, s’interessa alle arti ed inizia presto a cimentarsi nella pittura e nella musica. Per compiacere il padre nel 1923 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino, dove si laureerà nel 1933, e nel 1935 inizia la carriera bancaria; Rol fa pratica in giro per l’Europa: Marsiglia, Parigi, Londra ed Edimburgo. Dirà in seguito che avvenne a Marsiglia l’incontro (con un misterioso polacco spesso citato da Rol) che alimenterà in lui la sete di una conoscenza meno tangibile. Rol studia le religioni, le culture esoteriche e molte altre forme di spiritualità. Nel 1927, a Parigi, scrive: “Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta nota musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura. Non scriverò più nulla!”. In preda alla disperazione si ritira in convento, dal quale solo l’intervento della madre lo spronerà ad uscire, a mettere in pratica le proprie “possibilità”. Nel 1930 c’è il matrimonio con Elna Resch-Knudsen, bellissima ragazza norvegese, di nobile famiglia, che gli sarà sostegno nella lunga vita insieme. A partire dagli anni trenta la sua fama si diffonde e per tutto il XX secolo sarà un punto di riferimento per capi di stato, uomini d’affari, celebri personaggi dello spettacolo e persone umili. B. Mussolini, Elisabetta II, J. F. Kennedy, Reagan sono solo alcuni dei potenti che cercarono il suo consiglio. Partecipa alla seconda guerra mondiale come capitano degli alpini, e ancora oggi riceve riconoscenza dal comune di San Secondo di Pinerolo, dove una piazza porta il suo nome. Rol salvò da sicura fucilazione alcuni partigiani, barattando la loro grazia in cambio della riuscita di alcuni esperimenti di telepatia.
Aprì, durante la guerra, un negozio di antiquariato, che tenne fino agli anni ‘60, quando decise di dedicarsi a tempo pieno alla pittura, all’approfondimento dei suoi studi e all’aiuto del prossimo nel suo alloggio in via Silvio Pellico 31, dove abiterà fino alla morte.
Con l’inizio dei ‘70 diversi giornali ne pubblicano servizi e studiosi di parapsicologia lo invitano a sottoporsi ad esami. Dato il suo rifiuto a prestarsi a ciò, oltre al carattere schivo e riservato (almeno per ciò che riguarda le luci della ribalta) l’interesse su di lui è limitato ed altalenante. Molti altri articoli che lo riguardano sono comunque stati scritti, sempre con poca costanza, in tutti gli anni a seguire e nel 1986 esce la prima biografia. Gustavo A. Rol muore il 22 settembre del 1994 all’età di 91 anni, e da allora l’interesse su di lui cresce sempre più. I resoconti e i racconti più entusiastici danno immagine di un Rol capace di praticamente ogni sorta di potere extra sensoriale (telepatia, chiaroveggenza, teletrasporto, viaggi nel tempo, levitazione, guarigioni, telecinesi, materializzazione e smaterializzazioni di oggetti, e altri), oltre all’immagine di un pio generoso e disponibile con tutti. Alcuni prestigiatori, illusionisti o altri esperti del campo invece, lo hanno annoverato tra i loro, affermandone la capacità illusionistica o mentalistica. Negli ultimi anni gli è stata dedicata una puntata della trasmissione Porta a Porta, una pagina su La Stampa, una puntata della trasmissione Enigma e altro ancora. Rol era credente: credeva in Dio, nell’anima, e riteneva che “ogni cosa ha il proprio spirito”, avvertibile per noi solo attraverso la nostra “coscienza sublime”; coscienza e creatività sono ciò che rende quello dell’uomo uno “spirito intelligente”.
Rol affermava di poter entrare in contatto con “spiriti intelligenti” e che essi partecipassero ai suoi esperimenti. “…E a quanti mi chiedono di rivelare il mezzo col quale si manifestano tanti stupefacenti fenomeni, rispondo (…) ammettere e conoscere la realtà predispone a possibilità le più insperate, le più incredibili, avendo qualsiasi realtà infiniti risvolti”. Con l’eccezione dei libri di Maria Luisa Giordano e Caterina Ferrari, che ne tratteggiano soprattutto il carattere (ricordiamone qui lo humor sempre sagace che conservò fino alla fine), la questione ancor oggi è chi fosse quest’uomo, se e come riuscisse a fare quello che faceva, questione che Rol considerava limitativamente materiale.
Rol ha sempre protestato di non essere né un sensitivo né un medium e si è sempre considerato avulso al mondo della Parapsicologia, anche se non la disprezzava. “Non é la grondaia che va analizzata, bensì l’acqua e le ragioni per le quali “quella Pioggia” si manifesta. Non é studiando questi fenomeni a valle che si può giungere a stabilirne l’essenza, bensì più in alto dove ha sede lo “spirito intelligente” che già fa parte del Meraviglioso”.
U. Rinaldi